Per gli amanti della fotografia, quello di Maria Spes Bartoli non è un nome sconosciuto.
Nata a Senigallia nel 1888, condivise momenti di rilevanza storica per l’Italia mentre, tramite il suo lavoro artistico, contribuì alla definizione di una nuova identità femminile nella società italiana.
La sua storia e la sua carriera rappresentano un importante traguardo raggiunto in un contesto culturale in cui le donne erano state a lungo escluse da molte professioni, come quella della fotografia. Fin dalla sua infanzia a Senigallia, Maria Spes coltivò questa grande passione, lavorando accanto al padre Beniamino, anch’esso fotografo. Successivamente, si trasferì a Tolentino dove iniziò a svolgere questa professione, per poi tornare a Senigallia nel 1924, quando inaugurò il primo atelier fotografico professionale gestito da una donna nelle Marche.
Discendente diretta del vescovo di Senigallia Ignazio Bartoli e proveniente da una famiglia di nobili tradizioni artistiche, Maria Spes considerò la fotografia non solo come un lavoro ma anche come un modo di esplorare la sua identità, come dimostrano i numerosi autoritratti di grande bellezza presenti nel suo archivio.
Oltre alla fotografia, anche il teatro rappresentò un’altra grande passione nella vita di Maria Spes che entrò a far parte del Circolo Mandolinistico-Filodrammatico di Tolentino, della Filodrammatica “A. Parisani” e del gruppo goliardico “S. Bezzi” nel dopoguerra.
Alla sua figura è dedicata la mostra “Maria Spes Bartoli. Prima Fotografa”, curata dal Simona Guerra in collaborazione con Vanessa Sabbatini. La mostra, che racconta la vita e le opere, sarà visitabile dal 20 ottobre all’8 gennaio 2024, presso le sale al piano terreno di Palazzetto Baviera.
Le opere esposte includono fotografie originali scattate tra la fine del XIX secolo e i primi decenni del XX secolo, e abbracciano sia l’ambito lavorativo sia quello artistico, incentrato sull’autoritratto e sul teatro.
I soggetti rappresentati spaziano tra diversi ambiti, tra cui l’architettura, la vita quotidiana, le professioni cittadine, la famiglia e i loro incontri mondani, il collegio Bartoli e il Seminario vescovile seguiti dallo zio vescovo Ignazio, le loro attività teatrali e alcuni eventi storici. Molte delle fotografie che potrete ammirare sono inedite e raffigurano scene della nostra città e della regione Marche, oltre a rare cartoline.
La mostra, promossa dalla Regione Marche e organizzata dal Comune di Senigallia, si inseriesce all’interno del progetto “Senigalla Città della fotografia”.
Non perdetevela!