Il Cineteatro La Fenice di Senigallia si prepara ad accogliere una serie di appuntamenti teatrali interessanti e coinvolgenti. Il teatro sarà il palcoscenico di storie ed emozioni che sapranno catturare il cuore del pubblico. Dalle moderne innovazioni sceniche fino ai grandi classici, ogni spettacolo sarà un’esperienza indimenticabile.
Si parte lunedì 11 marzo con l’opera “I due papi”. Dall’autore di capolavori come Bohemian Rhapsody, L’Ora più buia e La Teoria del Tutto, ecco un nuovo testo teatrale che è già stato portato sul grande schermo con grande successo. Dieci anni fa, Benedetto XVI stupì il mondo intero con le sue storiche dimissioni, le prime dopo sette secoli. Cosa ha spinto il Papa più conservatore ad abdicare e a passare il testimone al cardinale argentino, figura radicale ed empatica? Interpretato da due rinomati attori italiani, Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo, “I due Papi” ha ricevuto elogi straordinari al suo debutto al Festival di Borgio Verezzi.
Giovedì 21 marzo 2024 sarà invece la volta di “Così è (se vi pare)”, tratto dall’opera di Luigi Pirandello, con Milena Vukotic. Scritto nel 1917, il testo narra il futile tentativo di chiarire, in una cittadina di provincia, l’identità della moglie del nuovo segretario di Prefettura. La donna in questione dovrebbe essere la figlia della Signora Frola, come afferma con sicurezza quest’ultima, o forse la vera moglie è deceduta durante un terremoto e la donna al fianco del segretario è diversa di chi lui sostiene? Ognuno ha la propria verità.
Dopo pochi giorni, giovedì 28 marzo, sarà la volta di Notre-Dame De Paris, un’opera del Balletto di Milano, coreografata da Stéphen Delattre e ispirata al romanzo di Victor Hugo. Pur mantenendo intatta la trama di “Notre-Dame de Paris”, Delattre sceglie di focalizzare la sua creazione sul personaggio di Frollo, mettendo in evidenza come, in un mondo dominato dall’aspetto esteriore, l’immagine e l’apparenza siano soggetti a giudizi e pregiudizi da parte della società.
Giovedì 18 aprile sarà la volta di Hybris, al Cineteatro La Fenice. La produzione di Antonio Rezza e Flavia Mastrella, artisti rinomati per la loro genialità folle e lucida, esplora il complesso rapporto tra natura e cultura, ponendo attenzione al concetto di “corpo senz’organi”, un concetto definito come la ricerca teatrale più estrema secondo il visionario Antonin Artaud, celebre per il suo connubio tra teatro e follia.
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